🚨 SPAL ufficialmente in B, festa Genoa, sorrisi Napoli e addio scudetto per l’Inter

Ecco i verdetti dei match della 19.30 e delle 21.45 della 34ª giornata


GENOA-LECCE 2-1

3 punti a dir poco pesanti. Lo scontro salvezza è del Genoa, che sale a + 4 sul terzultimo posto, occupato proprio dai leccesi. Sanabria apre le marcature, e il Genoa sembra giocare meglio, ma il Lecce si procura un rigore, fallito da Mancosu. È il secondo errore consecutivo dagli 11 metri. Il pareggio arriva nella ripresa, con lo stesso Mancosu, ma una rocambolesca azione al 81′ regala il decisivo sfortunato autogol di Gabriel.


BRESCIA-SPAL 2-1

«De puta m…». E’ questo l’urlo, oltre il 90esimo, di Diego Lopez, al gol di Zmhral su assist di Donnarumma. La rete della vittoria arriva proprio alla fine e spedisce ufficialmente la SPAL in Serie B.
La partita è vivace fin da subito. La SPAL passa in vantaggio proprio allo scadere del primo tempo grazie a Dabo ma non ha la forza di chiudere la partita nella ripresa quando Petagna, ma non solo lui, va vicinissimo al raddoppio senza però fare centro. Ecco che nel miglior momento degli ospiti esce con forza il Brescia, deciso, determinato, ben messo in campo: al minuto 69 Torregrossa lavora molto bene un pallone in area, appoggia dietro a Zmrhal che realizza la sua prima rete in serie A. La seconda arriverà proprio all’ultimissimo respiro, dopo un forcing intenso in cui Donnarumma si esalta con giocate davvero niente male. Vittoria meritata, ultimo posto scampato e SPAL in B.

Speriamo di rivedere presto la SPAL dove merita di stare.


NAPOLI-UDINESE 2-1

Il pallino lo tiene il Napoli per buona parte di gara ma l’Udinese sa quando e come pungere. Soprattutto con chi, perché è il suo numero 10, giocatore di maggior qualità, a segnare il gol del vantaggio al 22esimo minuto. Zeegelaar scambia con Nestorovski e serve una palla bassa molto tesa che finisce sul secondo palo, dov’è ben piazzato l’argentino che si fa trovare pronto e porta avanti l’Udinese. Il Napoli subisce il colpo, anche morale, perché al 31’ esce Martens, dolorante, per infortunio. Da valutare le sue condizioni, destano preoccupazione. Ma i ragazzi di Gattuso non si abbattono. Al posto di Dries entra Milik e… pareggia subito, gol lampo, in spaccata, su assist di Insigne, uno dei più vivi. La squadra di Gattuso poi le tenta tutte ma Musso si trasforma in superman e allontana, puntuale, quasi ogni pericolo: miracolosa la deviazione sul tiro di Zielinski al minuto 60. La palla colpisce la traversa e sbatte sulla linea, senza entrare. Le emozioni però non finiscono qui. Al 69’ è Lasagna a impegnare Ospina, che si supera con un intervento prodigioso. Al minuto 84 invece tocca a Koulibaly a sfiorare il gol, anzi l’autogol: il difensore evita il gol del vantaggio di De Paul e devia la palla sul palo. Il palo sorride al Napoli però perché Matteo Politano, all’ultimissimo secondo disponibile, calcia benissimo da fuori area e fa bingo, con l’aiuto del palo. Musso battuto, come l’Udinese, che se ne va dal San Paolo a testa alta.


FIORENTINA-TORINO 2-0

È una notte di sorrisi a Firenze. Il sorriso di Kouamé che esulta con enorme entusiasmo un gol che successivamente viene considerato autogol di Lyanco. Ma è una notte speciale per l’ex Genoa, che capitalizza l’ottima prima mezz’ora della viola. Il Toro reagisce e si esprime al meglio, cogliendo addirittura un palo con Belotti, ma nel miglior momento dei granata arriva il sigillo di Cutrone: è il marchio sulla salvezza matematica della Fiorentina.


ROMA-INTER 2-2

Partita folle all’Olimpico con l’Inter che abbandona ufficialmente il sogno scudetto e con la Roma che rischia sempre di più il sorpasso di Napoli e Milan, entrambe dietro di due punti. I nerazzurri passano in vantaggio al 15′ con l’incornata vincente di De Vrij ma vengono raggiunti a inizio secondo tempo dal gol di Spinazzola. Gol che farà discutere, e non poco, a causa di questo intervento a inizio azione da parte di Kolarov su Lautaro. Ci chiediamo un po’ tutti cosa stessero facendo al VAR in quel momento….

L’Inter non molla e trova subito il gol del vantaggio con Lautaro, che viene però pescato in fuorigioco dal VAR. Pochi minuti dopo è la Roma che riesce, fortunatamente a trovare il vantaggio dopo una serie di rimpalli in area che favoriscono Mkhitarian che a due metri dalla porta non sbaglia. La partita sembra ormai chiusa, quando all’88’ succede l’impossibile. Spinazzola nello spazzare il pallone azzoppa Moses in area. Rigore nettissimo che Lukaku trasforma senza troppi problemi e dentro nella storia della Serie A come il primo giocatore a segnare 13 in trasferta. Veramente devastante.


Siamo tutti curiosi di sapere cosa farà la Juve stasera, che in caso di vittoria, volerebbe a +8 sull’Inter, a +9 sull’Atalanta e a +11 sulla Lazio.

Pubblicato da Villa Giuliano Valerio

Buongiorno a tutti. Io sono Giuliano, fondatore e scrittore per TheRealFootball. Spero di appassionarvi con i miei articoli e di coinvolgervi in questo viaggio alla scoperta del mondo del calcio. Restate connessi!

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